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Thorbjørn Jagland, Segretario Generale del Consiglio d’Europa
Strasburgo: nasce un movimento contro antisemitismo, cristianofobia, islamofobia
Sarà il Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, a lanciare il Movimento contro l’istigazione all’odio (No Hate Speech Movement) appena nato a Strasburgo. La presentazione ci sarà venerdì, 22 marzo, dal Palazzo d’Europa.

 

Sono 33 i Paesi europei che hanno già aderito all’iniziativa, voluta perché – spiega Jagland – bisogna dire basta a forme di discriminazioni e ostilità gravi contro le minoranze, a antisemitismo, misoginia, come pure cristianofobia, islamofobia e zigano fobia, nazionalismo eccessivo.

 

L’odio– si legge nel comunicato di presentazione del Movimento – è diventato ormai un grave problema sociale e di violazione dei Diritti dell’Uomo. Le conseguenze sono allarmanti perché questi sentimenti deviati hanno invaso il web, dove si diffondono e si promuovono continuamente manifestazioni di violenza e discriminazione tra i giovani.

 

Su Internet si giustifica l’odio verso la diversità. Bisogna interrompere questo trend prima che diventi inarrestabile e catastrofico. Questa è, secondo le ricerche del Consiglio d’Europa, la vera sfida che dobbiamo affrontare per salvaguardare la pace e la democrazia, che crediamo erroneamente acquisite e inalienabili.

 

Al Consiglio d’Europa spiegano che un eccesso di xenofobia, intolleranza e discriminazione inondano da un po’ di tempo l’Europa. La risposta dell’Europa a queste inquietanti minacce è la creazione di un movimento di giovani che respingano l’istigazione all’odio e alla violenza, con la tolleranza.

 

Agire contro la violazione dei diritti umani deve essere da oggi il progetto principale delle associazioni giovanili in ogni parte d’Europa. Nell’ambito dell’iniziativa del movimento ha previsto che i blogger e gli attivisti che vogliono impegnarsi contro la violenza e l’intolleranza possano essere formati presso Centri Giovanili Europei a Strasburgo e Budapest.

 

Le prime adesioni per impegni concreti sono arrivate dalla Norvegia, dalla Finlandia e dalla comunità belga francofona.

 

(F.S.) Radio Vaticana
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