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#StandTogether, un progetto per diffondere nei social media la voce dei cristiani perseguitati!
#StandTogether, un progetto per diffondere nei social media la voce dei cristiani perseguitati!
Nella mattina di oggi è stato presentato il progetto #StandTogether, una piattaforma digitale, inclusiva ed ecumenica, creata per dare voce a tutti i cristiani che vivono in situazioni di discriminazione o persecuzione, in particolar modo in Medio Oriente.

 

#StandTogether nasce della cooperazione tra il Centro Internazionale di Comunione e Liberazione, l’Associazione Amici di Rome Reports, la Fundación Promoción Social de la Cultura e l’Associazione ISCOM, ideatori del progetto. Ad essi si è recentemente affiancata una società americana, Religious Freedom and Business Foundation, in qualità di partner e il progetto rimane aperto a tutti coloro che desiderino farne parte.

 

Questo progetto si articola attorno a un sito web, http://www.allstandtogether.com, per la raccolta e rilancio di notizie e storie provenienti da agenzie, associazioni, enti o varie realtà già attive sul tema in questione. A ciò si affianca la produzione di reportage e servizi televisivi in italiano, inglese e spagnolo a cura dell’agenzia televisiva RomeReports. Una volta definito un contenuto, il progetto punta al coinvolgimento di individui e comunità cristiane per condividere tramite social media testimonianze, immagini, dichiarazioni, scritte o in formato video.

 

Prima dell’odierna presentazione ufficiale, #StandTogether ha radunato sul proprio account Twitter più di 400 followers e raccolto più di 1.000 likes sul profilo Facebook. I video realizzati per questo progetto hanno ottenuto più di 37.000 visite su Youtube e Facebook.

 

Lungi dal voler creare qualcosa di nuovo o dal tentare di sostituirci alle molteplici realtà che si occupano di questo tema, #StandTogether offre uno spazio comune a tutti questi soggetti per valorizzarne il lavoro e amplificarne la voce.

 

Nel corso della presentazione ufficiale del sito sono intervenuti il sacerdote iracheno Rebwar Basa, il responsabile del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione Roberto Fontolan e il CEO di Rome Reports Antonio Olivié.

 

(AllStandTogether, 24/11/2016)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu