Lo denunciano le Nazioni Unite. L’esercito ha fatto irruzione in alcune abitazioni dei quartieri strappati ai ribelli, sterminando intere famiglie. «Responsabilità del governo e dei suoi alleati».
Le forze siriane fedeli al presidente Bashar al-Assad hanno ucciso almeno 82 civili ad Aleppo Est, ieri, nel corso di un blitz che le ha viste entrare in abitazioni private. Lo denunciano le Nazioni Unite. L’ufficio dei diritti umani dell’Onu ha indicato che si è trattato di esecuzioni.
Le forze filogovernative si sono introdotte nelle case ad Aleppo Est e hanno freddato le persone all’interno, comprese donne e bambini. L’ufficio dei diritti umani ha sottolineato di avere prove che questo è accaduto in quattro zone, dove 82 civili sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco sul posto. Un portavoce ha detto che a quanto sembra c’è stata una “totale catastrofe umanitaria ad Aleppo”.
I ribelli anti regime sono sul punto di essere sconfitti, dopo che negli ultimi quattro anni hanno controllato gran parte della seconda città della Siria.
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, è “preoccupato” per le notizie delle atrocità compiute sui civili ad Aleppo. In una nota, Ban ha sottolineato “l’obbligo di tutte le parti di proteggere i civili e rispettare il diritto internazionale umanitario”, ribadendo però che “in particolare la responsabilità è del governo siriano e dei suoi alleati”.