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Virgin-Mary-Aborted
Pagina contro la Vergine Maria. Ma Facebook sostiene che non offende nessuno…
… e parte la petizione.
Continuano a crescere le pagine Facebook create apposta per offendere i valori cristiani. Una, in particolare, si intitola “Virgin Mary should’ve aborted”, la Vergine Maria avrebbe dovuto abortire.

 

Come immagine di fondo presenta un fotoritocco in cui la Madonna sta fumando erba. Penoso.

 

Quella del profilo, invece, è riportata qui a fianco. La didascalia: “Maria: «È okay, Giuseppe, non sono una prostituta. Il signore è venuto su di me è mi ha messa incinta». Giuseppe: «Sì, okay, qualcuno è venuto su di te, ma non pensavo che fosse il signore». (Mary: “it’s ok Joseph, I’m not a whore. The lord came upon me and I conceived.”; Joseph: “Yeah okay someone *came upon you* but I don’t think it was the lord.”)

 

Al solito, non si capisce a chi dovrebbe piacere o chi dovrebbe divertire. Eppure i “like” sono circa 1.900.
Dispiace riportare questi dettagli. Non è per dare pubblicità a iniziative simili, che meriterebbero solo l’oblio, ma è per descrivere quanto sia diffusa e superficiale la “cristianofobia”. Soprattutto alla luce delle reazioni di Facebook.

 

Questa pagina ha, infatti, una storia particolare da raccontare. Una storia che speriamo possa far scuola.

 

Dopo lo sdegno di trovarsi di fronte a contenuti così vergognosi, un utente (che ringraziamo per averci informati) ha deciso di fare qualcosa di pratico. Ha segnalato la pagina come abuso e ha scritto al centro assistenza di Facebook.

 

La risposta che ha ottenuto è a dir poco sorprendente:

 

“Grazie per il tempo dedicato a segnalare qualcosa che ritieni possa violare le Regole della nostra Comunità. Segnalazioni come la tua sono importanti per rendere Facebook un ambiente sicuro ed accogliente. Abbiamo rivisto la pagina che hai segnalato per vedere se conteneva discorsi o simboli di odio e troviamo che non violi le nostre Regole in merito ai discorsi di odio (found it DOESN’T violate our community standard on hate speech)”.

 

La didascalia riportata, quindi, non violerebbe nessuna regola per un ambiente sicuro e accogliente.

 

Questa risposta rivela in modo chiaro quale sia l’attenzione di Facebook verso i propri contenuti. Soprattutto indica come la “violazione” sia un concetto basculante che obbliga al rispetto di tutto e tutti, tranne dei simboli cristiani. In modo diretto fa capire quanto sia inutile rivolgersi al Centro di Assistenza e in modo indiretto fa pensare: e se invece ci fosse stato scritto “La madre di un gay avrebbe dovuto abortire”?
Non censurare una pagina di questo tipo è una sconfitta del rispetto in generale.
Questo è disgustoso, conclude l’utente. E lo diciamo anche noi.

 

Ma l’utente non si è fermato e ha fatto partire una petizione on-line, dal titolo “Cancella la pagina di Facebook Virgin Mary Should’ve Aborted”. Nel momento in cui scriviamo, la petizione ha già superato le 3.000 firme in pochi giorni. Un risultato davvero ottimo, che speriamo possa aumentare in fretta e incoraggiare iniziative analoghe.

 

Speriamo sia la prima pagina ad essere tolta per offesa diretta ai valori cristiani, cancellata grazie all’intervento vigoroso dell’utenza.
 

 

A proposito. Vi ricordate la pagina contro il cardinale Jean-Louis Pierre Tauran, dal titolo “Il Tossico che ha annunciato il Papa – L’uomo che si è fatto la fumata bianca”? È ancora lì, con i suoi 45.537 “Mi piace” e nessuno l’ha tolta.
Neanche questa offende, evidentemente.

 

(www.nocristianofobia.org)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu