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India: un altro martire cristiano!
India: un altro martire cristiano!

Jeyram, ex induista convertito alla fede cristiana, è stato ucciso per la sua attività evangelistica. Lascia moglie e 3 figli. Sotto il governo di Modi sembra diffondersi l’impunità per questi radicali indù, liberi di commettere crimini che terrorizzano le comunità cristiane.

 

Il 20 novembre scorso, intorno alle 4:30 del mattino, un gruppo di 7 persone ha fatto irruzione nella casa di Jeyram Khoskla (23 anni) e lo ha sequestrato. Jeyram, ex induista convertitosi al cristianesimo, non farà mai più ritorno a casa. Nel pomeriggio dello stesso giorno, intorno alle 13:00, è stato trovato morto a 4 km da casa, ucciso da colpi di arma da fuoco. Tutto ciò è successo nel villaggio di Bhitarkota, Patangi, Koraput (stato di Odisha).

 

Jeyram e sua moglie Indu Khosla si erano avvicinati alla fede cristiana e convertiti pochi anni fa. Padre di 3 figli, il giovane Jeyram era uno stimato e attivo membro della sua chiesa locale, spesso coinvolto nella distribuzione di Bibbie e nell’organizzazione di incontri dove veniva anche mostrato il film “Jesus”. Per sostenersi faceva il bracciante a giornata, mentre la moglie lavora come spazzina. Attraverso la sua attività evangelistica aveva portato alla fede cristiana 50 famiglie che vivevano attorno il suo villaggio. Per questo era stato più volte minacciato da alcuni compaesani, indispettiti dal suo condividere la fede in Gesù con altri. La moglie e i figli sono profondamente traumatizzati dalla perdita: in questo stato dovrà affrontare la sfida di mantenere la famiglia sapendo che gli assassini sono membri del suo stesso villaggio. La stessa chiesa, minacciata più volte, ora teme ulteriori attacchi. L’impunità dei radicali indù è in aumento e genera terrore nelle comunità cristiane.

 

Gli attacchi contro cristiani in India sono notevolmente aumentati negli ultimi tempi e di questo abbiamo ampiamente parlato nel nostro dossier intitolato “L’ascesa del radicalismo induista” (per abbonarsi al dossier gratuito clicca qui). Mentre i lettori del famoso magazine TIME hanno eletto il Primo Ministro indiano Narendra Modi come Persona dell’Anno 2016, Porte Aperte denuncia un progressivo aumento del radicalismo induista e delle violazioni dei diritti più elementari delle minoranze cristiane in India da quando Modi è al potere. L’India ricopre infatti il 17° posto della WWList di Porte Aperte e ci si attende peggioramenti.

 

(PorteAperteItalia, 06/12/2016)
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