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Cristiani indiani in preghiera
India: Uffici pubblici aperti nei giorni pasquali. La protesta dei cristiani
Alcuni uffici pubblici e dipartimenti governativi fiscali hanno dato istruzione ai loro dipendenti di restare aperti il 29, 30 e 31 marzo, che sono per i cristiani i giorni dal Venerdì Santo alla Pasqua.

 

Come appreso da Fides, i fedeli cristiani in India hanno chiesto che ai lavoratori cristiani sia concessa una astensione dal lavoro perché questi sono “i giorni più importanti dell’anno per la fede cristiana”.

 

Alcune Ong cattoliche come il “Catholic Secular Forum”, con sede a Mumbai, hanno inviato un memorandum al Primo Ministro e al Ministro delle Finanze esprimendo “profondo shock” e ricordando l’esistenza di una circolare che prevede “la chiusura degli uffici fiscali il sabato e la domenica”.

 

Secondo fonti di Fides, una apertura straordinaria potrebbe essere stata disposta dal Ministero delle finanze perché il 31 marzo è il termine ultimo per la consegna della dichiarazione dei redditi per i cittadinanza.
 

In una nota giunta a Fides, si chiede che i dipendenti di fede cristiana siano esentati dal lavoro “per consentire a tutti di ottemperare ai proprii obblighi e sentimenti religiosi”, mentre la data di scadenza della dichiarazione dei redditi “potrebbe essere prorogata di un giorno”.

 

Questa posizione ha trovato anche il sostegno di alcuni vescovi indiani.
Un situazione particolare di discriminazione, conclude la nota inviata a Fides, tocca i cristiani che vivono nello stato indiano di “Jammu e Kashmir”, a maggioranza musulmana, dove il Venerdì Santo non è vacanza, a differenza di altre festività musulmana, indù e buddiste.

 

New Delhi (Agenzia Fides)
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