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India: sempre più cristiani, nonostante le persecuzioni!
India: sempre più cristiani, nonostante le persecuzioni!
Ormai in India dilaga la cristianofobia: nel Jammu e nel Kashmir, ancora devastazioni in chiese e negozi di proprietà di cristiani, assaltati con vari pretesti da una folla di almeno 300 indù, troppi per immaginare che, come viene spesso sostenuto, sia opera soltanto di estremisti fanatici. A ciò si aggiungano, nelle due regioni, gli episodi di violenza di matrice musulmana. Secondo alcune testimonianze raccolte, molti cristiani vengono costretti con la forza ad abiurare ed a tornare induisti, per non essere perseguitati.

 

Ciò nonostante, nonostante minacce e violenze, l’India è anche uno dei Paesi, in cui più forte ed in crescita è la fede: nel Kandhamal, in Orissa, ben 534 sono state le Cresime celebrate la scorsa settimana nel corso di tre cerimonie, benché proprio qui dieci anni fa sia avvenuta la più feroce persecuzione cristianofobica. Ad officiarle, era presente l’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, mons. John Barwa, presso le parrocchie di S. Pietro a Pobingia, di S. Sebastiano a Saramuli e di S. Giuseppe a Godapur.

 

(CorrispondenzaRomana, 24/01/2018)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
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