Un altro cristiano è stato assassinato in Sinai: si tratta di Bassem Attallah, un 34enne abbattuto a colpi d’arma da fuoco da tre individui mascherati. L’omicidio, avvenuto sabato scorso a el-Arish ma reso noto nella giornata di ieri, ufficialmente non è stato rivendicato da nessuna sigla, ma porta una sorta di marchio di fabbrica per le modalità in cui si è svolto ed è facile ricondurlo agli ambienti di Wilayat Sinai, la filiale locale dell’Isis (nella foto), già autrice purtroppo di molti altri attentati analoghi.Violenta manifestazione di protesta ieri a Namli, nel distretto di Ratlam, in India, davanti ad una scuola cattolica, la St. Joseph Convent School, gestita dalla suore di San Giuseppe di Chambery. Pretestuosa la causa, il fatto che due studenti indisciplinati fossero stati ripresi dalla dirigenza didattica a causa del loro comportamento inappropriato, stavano infatti disturbando gli altri alunni. I loro genitori, contattati dalla scuola, si erano peraltro già scusati. Ma ciò è bastato ai nazionalisti del Bajrang Dal per accusare l’istituto d’aver sospeso 20 studenti per il fatto d’aver essi intonato uno slogan patriottico, il Vande Mataram, l’inno alla «Madre Terra», imputando pertanto alle religiose una condotta anti-nazionale.
La scuola ha immediatamente chiesto la protezione della Polizia nei confronti del gruppo di manifestanti, radicali indù del Madhya Pradesh pronti a tornare alla carica. In questo periodo, infatti, è in corso una vera e propria persecuzione contro le strutture didattiche cristiane, accusate ingiustamente di effettuare conversioni forzate o atti ostili contro lo Stato.