Privacy Policy
I jihadisti si ritirano dai villaggi sul fiume Khabur, lasciando croci distrutte e chiese vandalizzate!
ASIA/SIRIA – I jihadisti si ritirano dai villaggi sul fiume Khabur, lasciando croci distrutte e chiese vandalizzate!
Hassakè (Agenzia Fides) – Le milizie jihadiste dello Stato Islamico (IS) si sono ritirate dai villaggi lungo il fiume Khabur, nella provincia siriana nord-orientale di Jazira, che avevano occupato lo scorso 23 febbraio costringendo alla fuga di massa la popolazione locale, formata in maggioranza da cristiani assiri. Fonti locali confermano all’Agenzia Fides che il ripiegamento dei miliziani dell’IS è stato provocato dall’intensificarsi dei raid aerei realizzati dalle forze della coalizione a guida Usa contro le postazioni dei jihadisti, in supporto alla controffensiva di terra compiuta dalle milizie curde. Le formazioni militari curde e assire entrate nei villaggi abbandonati hanno riferito a fonti locali di aver trovato le chiese devastate e le case saccheggiate, con le croci divelte dai luoghi di culto cristiano e slogan anti-cristiani dipinti sui muri.

 

Secondo quanto riferito dall’Agenzia Ara News, una parte delle famiglie assire che avevano trovato rifugio a Hassakè hanno già fatto ritorno nel villaggi di Tel Tamar, dove la campana della chiesa assira è stata ripristinata e i suoi rintocchi hanno dato il segnale della prima messa celebrata dopo l’esilio forzato. Mentre permane l’incertezza sulla sorte dei più di 230 cristiani che i miliziani dell’IS hanno preso in ostaggio al momento della loro offensiva nella valle del Khabur, deportandoli nelle proprie roccaforti.

 

(Agenzia Fides, 26/5/2015)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu