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Penisola araba: la storia che non si racconta!
Penisola araba: la storia che non si racconta!

Il Vangelo si diffonde nei luoghi più oscuri del pianeta. Una rivoluzione sta facendo tremare gli apparati di potere dell’estremismo islamico e i finanziatori della diffusione di un islam intollerante. Porte Aperte insieme a voi è al fianco di chi è in prima linea in luoghi come la Penisola Araba.

 

Eccola la paura, nel cuore dell’Occidente. Un kamikaze falcia giovani vite a un concerto: Manchester, l’Inghilterra e l’intero mondo occidentale piangono e tremano. Di fronte a questo attentato terroristico e all’esultanza dei siti di estremisti islamici, la nostra preghiera va alle famiglie delle vittime e dei feriti, ma al tempo stesso vorremmo convogliare ogni tipo di paura (foriera di pensieri e azioni pericolosi) verso quella parte della storia che non viene raccontata e che il terrore cerca di oscurare.

 

Il mondo musulmano è scosso dalle fondamenta. Sempre più uomini e donne comuni nei paesi musulmani inorridiscono di fronte a questa scia di sangue e si pongono delle domande. Una rivoluzione sta facendo tremare gli apparati di potere dell’estremismo islamico e i finanziatori della diffusione di un islam intollerante. La luce fa breccia nell’oscurità: mai la casa dell’islam è stata così aperta e sensibile al messaggio di pace e amore del Vangelo. Testimonianze di conversioni a Cristo ci giungono dai luoghi più oscuri. L’esempio dei cristiani che decidono davvero di seguire le orme di Gesù nei luoghi più ostili del pianeta sta lasciando un segno indelebile, sta di fatto rispondendo ai quesiti dei molti musulmani confusi da quanto sta accadendo (vi ricordo che i musulmani stessi sono vittime di continui attacchi terroristici in paesi non occidentali).

 

“Qui si mangiano la Parola di Dio”, afferma Judah (pseudonimo), collaboratore di Porte Aperte nella Penisola Araba, terra ostile al Vangelo e luogo ove vivono grossi finanziatori occulti dell’islam radicale ed estremista. “Le persone sono affamate della Parola di Dio. Vi sono sempre più cristiani coraggiosi che condividono il Vangelo con le persone. Per non parlare delle migliaia e migliaia di lavoratori dall’Asia”, continua Judah. Migliaia di schede di memoria micro SD contenenti la Bibbia in tutte le lingue utili ai lavoratori stranieri, ma anche in arabo, stanno raggiungendo migliaia di anime affamate e cambiando vite: stiamo parlando di musulmani locali oltre che di cristiani nominali da paesi come l’India, il Nepal o le Filippine.

 

La reazione alla violenza terroristica è quella spiazzante, folle e meravigliosa pratica cristiana del perdono, della preghiera per i persecutori e della condivisione del messaggio e dell’amore di Cristo. Ciò sta accadendo negli epicentri della violenza estremista grazie ai cristiani locali.

 

Hanno bisogno di noi. Stiamo al loro fianco, basta un dono minimo per equipaggiare sepre più questa rete che scardina il male attraverso il Vangelo!

 

(PorteAperteItalia, 23/05/2017)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu