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Kenya: altro attacco a un bus, ucciso un worship leader!
Kenya: altro attacco a un bus, ucciso un worship leader!
I terroristi di al Shabaab hanno nuovamente attaccato un autobus nel tragitto verso Garissa, confermando come vi sia una precisa strategia per radicalizzare il nord-est del Kenya, dove i cristiani e le chiese vivono nella paura.

 

Secondo fonti locali, 7 miliziani del gruppo terroristico bloccato il bus che in quel momento si trovava nei pressi di una località chiamata Handoro. Una volta saliti a bordo hanno imposto che venisse loro mostrata la carta di identità e hanno trascinato fuori 3 persone non del posto. “E’ stato chiesto loro di recitare la Shahada (la professione di fede rituale nell’islam) e i 7 versi della sura al-Fatiha (primo capitolo del Corano che per i musulmani racchiude l’essenza del libro)” ha raccontato un passeggero del bus e testimone oculare.

 

Solo una delle tre persone ha recitato i versi ed è stato lasciato libero. Gli altri due, Okoth un collaboratore della linea di bus e Fredrick Ngui un lavoratore occasionale, non l’hanno fatto e sono stati brutalmente assassinati sul posto. Di Okoth non sappiamo molto, mentre di Fredrick sappiamo che era un membro della chiesa pentecostale EAPC della città di Masalani, dove serviva nella lode e adorazione come worship leader. Dopo 2 settimane di lavoro si trovava in quel bus per tornare a casa dalla moglie e dai due figli.

 

Chiediamo preghiera per i familiari delle vittime, che il loro dolore sia lenito, per i testimoni oculari, che la terribile esperienza possa illuminarli sull’amore di Cristo e per i persecutori, che possano sentire il peso dell’orrore che seminano e ravvedersi.

 

(PorteAperte, 18/09/2018)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu