Privacy Policy
Isis, «220 i cristiani rapiti in Siria» 40 le foreign fighters australiane!
Isis, «220 i cristiani rapiti in Siria» 40 le foreign fighters australiane!

La denuncia dell’Osservatorio siriano sul numero di persone sequestrate dai jihadisti. Il ministro degli Esteri australiano: «Partono sempre più donne, anche bambine»

 

È salito ad un totale di 220 il numero di cristiani assiri rapiti da Isis negli ultimi tre giorni nella regione nord-orientale siriana di Hasaka, snodo di collegamento con i territori del Califfato con l’Iraq. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani secondo il quale i sequestri di cristiani sono avvenuti in 10 villaggi intorno al capoluogo Hasaka. Nella zona è anche in corso da domenica scorsa una grande offensiva dei peshmerga curdi dell’Ypg sostenuti dai raid aerei della coalizione internazionale a guida Usa.

 

Neanche le bambine sono immuni

 

Nel frattempo mentre tiene ancora banco in Gran Bretagna la vicenda delle tre ragazzine partite per la Siria, sarebbero decine le donne australiane, circa 40, diventate “spose delle jihad” che si sono recate segretamente in Iraq e in Siria per unirsi a gruppi terroristici. «Un numero crescente di giovani donne si unisce all’Isis, nonostante vengano usate come schiave del sesso e in alcuni casi come kamikaze», ha riferito in parlamento il ministro degli Esteri Julie Bishop. «Raggiungono i mariti combattenti stranieri e cercano di trovare un partner, oppure forniscono sostegno a organizzazioni terroristiche», ha detto. Le donne costituiscono ora quasi un quinto di tutti i foreign fighters (altre fonti parlano del 10 per cento), e si crede che oltre 500 provengano da paesi occidentali, ha aggiunto. «È contro la logica, dato l’atteggiamento dell’Isis verso le donne», ha detto il ministro. «Se non bastassero le uccisioni e le esecuzioni, l’Isis ha pubblicato istruzioni sul trattamento delle schiave del sesso, che includono stupri e percosse. Neanche le bambine sono immuni, le istruzioni incoraggiano attacchi sessuali su ragazzine che non hanno raggiunto la pubertà». Bishop ha esortato le famiglie ad aiutare a impedire che le figlie vengano radicalizzate. «È probabile che i familiari e gli amici siano i primi a notare cambiamenti in giovani che si stanno radicalizzando. Devono cercare di comunicare con loro prima che sia troppo tardi». Il governo australiano teme che alcune di loro siano entrate nella tristemente nota polizia religiosa composta di sole donne, formata per far rispettare le severe norme della sharia.

 

Ed è finita nel mirino della polizia antiterrorismo britannica che sta operando per rimuoverla da Internet una guida per aspiranti jihadisti e potenziali reclutatori che spiega come affrontare al meglio il viaggio verso la Siria via Turchia, con tanto di consigli su cosa portarsi dietro e cosa indossare e come gestire i controlli della sicurezza al confine tra i due paesi. La guida “Hijrah verso lo Stato islamico” viene considerata dalle forze dell’ordine e le autorità britanniche – impegnate a risolvere il caso delle tre adolescenti londinesi scomparse da casa e entrate alcuni giorni fa in Siria – come una reale minaccia, si legge sul Guardian. Il manuale mette in guardia contro la tentazione di considerare le agenzie di intelligence turche amiche dell’Is e nega dunque che vi sia compiacenza da parte delle forze turche, che solo in alcuni casi – sostiene – chiudono un occhio su alcune attività dell’Is per motivi di sicurezza, ossia per paura di rappresaglie.

 

(M.Ser, Corriere della Sera, 26/02/2015)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu