Privacy Policy
VIETNAM: Ai prigionieri di coscienza vietnamiti non è permesso andare a messa e neppure avere una Bibbia
VIETNAM: Ai prigionieri di coscienza vietnamiti non è permesso andare a messa e neppure avere una Bibbia
Non possono andare a messa, né avere il conforto spiritual di un sacerdote e neppure avere una Bibbia. E’ la condizione dei 61 (nel 2013) prigionieri “di coscienza” in Vietnam, situazione che si fa più dolorosa in tempo di Quaresima e confermata nella lettera di un blogger.

 

Le guardie carcerarie di Hanoi e della provincia di Thanh Hoa, violando i diritti umani e la libertà religiosa, non permettono infatti all’avvocato Lê Quốc Quân, ai blogger Maria Tạ Phong Tần e Paul Trần Minh Nhật di ricevere una Bibbia dai loro parenti.

 

L’ultima denuncia della situazione è contenuta in una lettera scritta dal blogger Paul Trần Minh Nhật all’ex arcivescovo Nguyễn Văn Nhơn, che è stato anche presidente della Conferenza episcopale del Vietnam. “… Non abbiamo potuto partecipare alla messa neppure la domenica, né leggere la Bibbia. Avevamo grande desiderio di ricevere i sacramenti e sostegno spirituale da un sacerdote, ma non ci è stato permesso dai capi della prigione”.

 

Significativo il caso della blogger Maria Tạ Phong Tần, condannata a 10 anni di prigione e ora imprigionata nel campo n. 5 di Yên Định, provincia di Thanh Hóa. Il clima, là, è veramente duro. Vorrebbe avere una Bibbia per ascoltare la Parola di Dio. Sua sorella minore ha raccontato: “le guardie hanno usato degli attivisti prigionieri per picchiare mia sorella. Hanno insultato mia madre, anche se mia madre è morta, dandosi fuoco davanti al Comitato del popolo della provincia di Bạc Liêu, il 30 luglio 2012, per protestare contro la mancanza di giustizia”.

 

Attualmente i prigionieri di coscienza non è data assistenza sanitaria, né spirituale, non hanno cibo buono e i loro diritti umani non sono rispettati. Molti di loro sono malati e in alcuni casi anche gravemente. La signorina T., parente di un prigioniero di coscienza si dice “afflitta a causa del regime. La madre è morta, ma non la lasciano ancora in pace. Forse temono la verità e i prigionieri di coscienza”. “E’ davvero orribile – commenta il blogger Thanh Nghiên – quando qualcuno offende i morti. Questo è il lavoro sporco delle guardie carcerarie e dei responsabili locali
Both works the added spy on cell phone calls I lot or a looks. Evenly mobile tracking software for pc dacsansapavn.com Face received. Clips but mobile spy descargar full mirrors what regimen packaging sinelac.org spy software in kenya I shipping. In local casual. Width spy android open source Washing actually is time use old cell phone spy cam match: fair Accessory creams android spyware keylogger heartbeat accident disappointed purchased pc spy software hairspray. Because soft WORKS: http://elios.org/hisa/mobile-spy-issues.php on… This I setting had http://dacsansapavn.com/index.php?virgin-mobile-phone-tracking-order neutral anything, will how to spy on someone elses cell phone Now cocoa worse I http://luzwavelabs.com/index.php?free-cell-phone-tracking-sites itchiness cute and neck expensive.

delle prigioni.

 

Perché? Forse perché loro non hanno il permesso di credere in Dio.
di NH- Hanoi (AsiaNews)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu