Privacy Policy
Su Facebook spunta la pagina che predica il "jihad contro il Natale"!
Su Facebook spunta la pagina che predica il “jihad contro il Natale”!

Sul social network arriva la pagina dei musulmani che si battono per “l’eliminazione delle festività natalizie”. Forse un fake, ma la rete insorge.

 

“Quando avremo finito il jihad contro il Natale (festeggiamento falso) ci occuperemo anche della Pasqua nella quale viene affermata la falsa storia della resurrezione perché Gesù era solo un uomo e non una divinità”.

 

Oppure, “bisogna chiamare il presidente delle scuole di dove vanno i nostri figli e fare togliere il presepio”. Sono le minacce scritte in un italiano stentato che compaiono sulla pagina Facebook “Musulmani contro il Natale”. Una pagina creata con l’obiettivo, spiegano gli autori dei post, di “cancellare” la festa della nascita di Gesù perché “contraria alla legge del yihad”.

 

Le frasi sconnesse pubblicate in italiano ed in arabo e le immagini un po’ naif lasciano supporre che si tratti di qualche burlone da tastiera, oppure di una pagina fake. Tuttavia, la pagina esiste e veicola messaggi di odio che suonano tanto più inquietanti se si pensa che solo ieri la Wada Media Foundation, organizzazione vicina all’Isis, ha diffuso l’immagine di un terrorista islamico alla guida di un’auto diretta verso San Pietro. Un chiaro invito a colpire diretto ai lupi solitari italiani. Un chiaro invito a macchiare ancora una volta con “il sangue” le festività natalizie, come avvenne lo scorso anno a Berlino, quando il tir guidato dal jihadista tunisino Anis Amri si scagliò contro la folla nel mercatino di Natale di Breitscheidplatz, provocando la morte di 12 persone, tra cui la nostra connazionale Fabrizia De Lorenzo.

 

A denunciare la presenza sul social network della pagina, che conta un centinaio di iscritti, è il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori. L’esponente di Fratelli d’Italia ha invitato i cittadini a segnalare la pagina perché venga chiusa “a tutela degli utenti della rete e dei cittadini in genere”. “Servirebbe maggiore attenzione da parte del social network e delle istituzioni nei confronti di questi temi che quando toccano la religione cattolica e i suoi simboli, sembrano non suscitare le stesse reazioni che invece sorgono appena riguardano altre religioni”, ha scritto Santori in una nota, chiedendo, inoltre, alla polizia postale di intervenire e di vigilare “su segnalazioni di questo tenore che in prossimità delle festività natalizie moltiplicano il loro numero”.

 

Insomma, che si tratti delle minacce di un gruppo estremista, dei proclami di uno squilibrato o di un pesce d’aprile fuori stagione, decine di utenti chiedono a gran voce che la pagina venga oscurata. Di certo, con l’Isis che minaccia di far “piovere sangue su Roma” durante le celebrazioni natalizie, se fosse uno scherzo, sarebbe sicuramente di pessimo gusto.

 

(Alessandra Benignetti, IlGiornale, 22/11/2017)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu