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Egitto. Strage di cristiani copti: 26 morti, molti sono bambini!
Egitto. Strage di cristiani copti: 26 morti, molti sono bambini!

Uomini armati hanno attaccato un pullman con 50 pellegrini diretti a un monastero. Ferite 23 persone. È l’ennesimo attacco: un mese e mezzo fa la strage della Domenica delle Palme. Tutti i precedenti.

 

È di almeno 26 morti e 23 feriti il tragico bilancio, ancora provvisorio, dell’attacco a un pullman di cristiani avvenuto stamani nell’ovest dell’Egitto. Le vittime sono pellegrini egiziani copti che erano diretti al monastero di Anba Samuel, sulla rotta desertica a ovest dell’Alto Egitto. Tra loro c’erano molte famiglie con bambini. Le condizioni di alcuni feriti sarebbero gravi. A fornire il bilancio delle vittime è il ministero dell’Interno egiziano. Secondo altre, le vittime sarebbero 35. Lo twitta l’ex portavoce della Chiesa copta ortodossa, Anaba Ermya, confermando che tra le vittime ci sono molti bambini.

 

L’attacco avviene nel primo giorno del Ramadan, il mese sacro di preghiera e digiuno per gli islamici.

 

Le forze speciali egiziane hanno bloccato tutti punti d’ingresso e di uscita da Minya per impedire al commando di fuggire. Il presidente egiziano, Abdul Fattah al-Sisi, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha convocato una riunione con i responsabili della Sicurezza.

 

L’agguato di un commando

 

Il pullman, con a bordo una comitiva di cinquanta persone, si dirigeva al monastero di Anba Samuel (San Samuele), vicino alla città di Minya, nel cuore dell’Alto Egitto. Non è riuscito, però, a raggiungere il luogo sacro, meta di pellegrinaggio storica della comunità copta. Un commando armato ha intercettato il pullman e l’ha attaccato. Stando alla ricostruzione fornita dal ministero dell’Interno, 3 automezzi con uomini armati hanno raggiunto il pullman mitragliandolo di colpi. L’attacco è avvenuto nei pressi di Manyah, circa 250 chilometri a sud della capitale Il Cairo.

 

La strage della Domenica delle Palme

 

Per i cristiani copti, minoranza egiziana pari a circa il 10% della popolazione, questa è l’ennesima strage. Meno di due mesi fa, il 9 aprile scorso, due kamikaze si erano fatti esplodere in due chiese a Tanta e ad Alessandria, uccidendo 48 fedeli. Il 21 maggio la Procura del Cairo ha deciso di rinviare giudizio 48 sospetti jihadisti accusati della strage. Di questi, 31 sono in cella, il resto è latitante.

 

(Lucia Capuzzi, Avvenire, 26/05/2017)
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